MARCO CORTI

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Legislazione Scolastica... la risorsa essenziale per docenti e professionisti.

Conoscerla e comprenderla per saperla mettere in pratica a scuola.

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Copertina manuale di legislazione scolastica
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L'importanza della legislazione scolastica.

01

Conoscerla

Per acquisire familiarità e consapevolezza delle norme che regolamentano la vita della scuola.

02

Comprenderla

Per orientarsi nella complessità delle norme della scuola.

03

Saperla applicare

Per trattare in modo appropriato problemi e situazioni quotidiane.

Conoscere, comprendere, applicare la legislazione scolastica

La legislazione scolastica è essenziale per lavorare nella scuola, ma spesso ci si imbatte in un labirinto di normative e disposizioni che risultano difficili da comprendere.

Il Manuale di legislazione scolastica. Conoscerla, comprenderla, saperla applicare, scritto appositamente per i docenti e per il personale della scuola, offre un'analisi completa e approfondita delle norme in vigore, fornendo esempi concreti e soluzioni pratiche per risolvere i problemi più comuni.

Grazie a questo manuale, chi lavora o intende lavorare nella scuola potrà acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie responsabilità e delle opportunità offerte dal quadro normativo, migliorando la propria pratica quotidiana e la propria professionalità.

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ANCHE IN FORMATO DIGITALE

A chi è dedicato questo manuale di legislazione scolastica?

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1

Docenti di ruolo

Per una professionalità al passo con i tempi e responsabile

2

Dirigenti scolastici

Per esercitare appieno i ruoli di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento

3

Personale ATA

Per un ruolo attivo e partecipe nella scuola autonoma

4

Docenti supplenti

Per essere preparati al mondo della scuola e viverla in modo partecipato

5

Studenti universitari

Per riconoscere nella scuola un orizzonte di sviluppo professionale

6

Funzionari MIM

Per affrontare il quotidiano lavoro con e per la scuola

Quali sono le fonti della legislazione scolastica in Italia?

Le fonti della legislazione scolastica italiana si suddividono in primarie e secondarie secondo una precisa gerarchia normativa. Le fonti primarie includono la Costituzione, le leggi ordinarie e i decreti legislativi, mentre le fonti secondarie comprendono regolamenti ministeriali, circolari e contratti collettivi. Il punto di partenza è sempre la Costituzione Italiana (artt. 33-34), ma un ruolo fondamentale lo hanno il Testo Unico della Scuola (D.Lgs. 297/1994), le leggi di riforma e i CCNL del comparto istruzione.

    Gerarchia delle fonti:
  • Costituzione Italiana: principi fondamentali su istruzione, libertà d'insegnamento, doveri del dipendente pubblico.
  • Leggi ordinarie e decreti legislativi: norme di riforma e ordinamenti (es. L. 107/2015).
  • Testo Unico della Scuola (D.Lgs. 297/1994): raccolta organica delle norme vigenti.
  • Regolamenti ministeriali: attuazione delle leggi (es. autonomia scolastica).
  • Contratti Collettivi Nazionali (CCNL Scuola): condizioni di lavoro del personale.
  • Circolari e note ministeriali: indicazioni operative e interpretative.
  • Ordinanze e decreti attuativi: disposizioni specifiche e urgenti.

Perché i docenti devono conoscere la normativa?

Per un insegnante conoscere la legislazione scolastica significa operare con piena consapevolezza professionale e sicurezza giuridica. La normativa consente di tutelare i propri diritti contrattuali, adempiere correttamente ai doveri professionali e contribuire al funzionamento regolare della scuola. Inoltre, permette di affrontare con competenza situazioni complesse legate alla valutazione, all'inclusione, alla sicurezza e alla gestione delle classi. È competenza indispensabile per superare i concorsi pubblici e per esercitare la professione con autorevolezza.

    Motivi principali:
  • Tutela dei diritti: ferie, permessi, progressione di carriera, retribuzione.
  • Comprensione dei doveri professionali: vigilanza, privacy, sicurezza, aggiornamento.
  • Applicazione corretta di regolamenti, protocolli e procedure amministrative.
  • Partecipazione consapevole agli organi collegiali (collegio docenti, consigli di classe).
  • Gestione normativa di PEI, PDP e documenti obbligatori.
  • Preparazione ai concorsi pubblici e percorsi abilitanti (60 CFU, TFA sostegno).
  • Prevenzione di contenziosi e responsabilità civili/penali.

Cos'è il CCNL Scuola e cosa regola?

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca è lo strumento giuridico che definisce i rapporti di lavoro di tutto il personale scolastico (docenti, dirigenti, personale ATA). Stabilisce le condizioni economiche, normative, i diritti e gli obblighi derivanti dal rapporto di impiego. È frutto della contrattazione collettiva tra i sindacati rappresentativi e l'ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e viene rinnovato periodicamente.

    Contenuti principali del CCNL:
  • Orari di lavoro: orario cattedra, attività funzionali, flessibilità.
  • Retribuzioni e indennità: stipendio tabellare, tredicesima, indennità varie.
  • Ferie e permessi: ROL, permessi per motivi personali, legge 104.
  • Progressione economica: scatti stipendiali, posizioni economiche.
  • Formazione obbligatoria e diritto all'aggiornamento professionale.
  • Tutele per precari e supplenti: ricostruzione carriera, ferie proporzionali.
  • Mobilità e trasferimenti: criteri e punteggi.
  • Aggiornamenti periodici: ultimo CCNL 2019-21 siglato nel 2024.

La legislazione scolastica è richiesta nei concorsi scuola?

Sì, la legislazione scolastica è materia d'esame obbligatoria in tutti i concorsi pubblici per l'insegnamento, sia per la scuola dell'infanzia e primaria che per la secondaria di I e II grado. È presente sia nelle prove scritte che nella prova orale, con domande su ordinamenti, autonomia, governance, normativa contrattuale, inclusione e sicurezza. È competenza fondamentale anche per il TFA sostegno, i percorsi abilitanti da 60 CFU e per il periodo di prova.

    Temi ricorrenti nei concorsi:
  • Ordinamenti scolastici: sistema integrato 0-6, primo e secondo ciclo, ITS, CPIA.
  • Autonomia scolastica: PTOF, RAV, PdM, flessibilità organizzativa.
  • Organi collegiali: funzioni e competenze (collegio docenti, consiglio d'istituto,...).
  • Normativa sulla valutazione: formativa, sommativa, di sistema,...
  • Inclusione: gestione di PEI, PDP, GLO, certificazioni.
  • Contratto scuola: diritti, doveri, orari, responsabilità del docente.
  • Sicurezza: D.Lgs. 81/2008, vigilanza, responsabilità civile e penale.
  • Indicazioni nazionali: competenze chiave europee, curricolo verticale.

Come aggiornarsi sulla legislazione scolastica: fonti e strumenti

La legislazione scolastica è in continua evoluzione, con modifiche determinate da nuovi contratti, riforme legislative, circolari ministeriali e sentenze della giustizia amministrativa. Per rimanere aggiornati è indispensabile consultare fonti ufficiali, partecipare a percorsi formativi specifici e affidarsi a manuali e risorse professionali costantemente riviste. L'aggiornamento normativo è anche un obbligo professionale previsto dal CCNL.

    Strumenti essenziali:
  • Siti istituzionali ufficiali: Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM), Normattiva.it, Gazzetta Ufficiale, portali USR regionali.
  • Corsi di formazione accreditati: webinar, seminari, corsi riconosciuti dal MIM su piattaforme come Sofia.
  • Newsletter professionali: iscrizione a mailing list sindacali e associazioni professionali.
  • Manuali di legislazione scolastica aggiornati: testi revisionati annualmente con le ultime novità normative e contrattuali.
  • Gruppi e community online: confronto con colleghi, forum tematici, gruppi Facebook professionali.

Responsabilità del docente in caso di infortunio studente: cosa dice la legge?

Il docente ha una responsabilità civile e penale in materia di vigilanza sugli studenti (artt. 2047 e 2048 Codice Civile). In caso di infortunio durante l'orario scolastico, il docente deve dimostrare di aver esercitato una vigilanza adeguata all'età e alle caratteristiche degli alunni. La responsabilità si configura quando l'evento dannoso è conseguenza di una culpa in vigilando (mancata sorveglianza). È obbligatorio redigere tempestivamente una relazione dettagliata e avvisare immediatamente dirigente e famiglia. La scuola è coperta da assicurazione, ma la responsabilità personale rimane.

    Cosa fare in caso di infortunio:
  • Soccorso immediato: prestare primo soccorso o chiamare il 118 se necessario.
  • Avvisare subito: dirigente scolastico, famiglia, personale ATA.
  • Non spostare l'infortunato: se trauma grave, attendere soccorsi.
  • Relazione scritta dettagliata: entro 24 ore, con dinamica, testimoni, orario, luogo.
  • Denuncia all'INAIL: la segreteria deve farlo entro 48 ore.
  • Conservare prove: foto, testimonianze, referto medico.
  • Copertura assicurativa: verificare polizza scolastica integrativa.

Quali sono i principali obblighi normativi del docente?

Il docente ha una serie di obblighi professionali regolati da fonti legislative (D.Lgs. 297/1994, L. 107/2015), contrattuali (CCNL Scuola) e deontologiche. Questi obblighi garantiscono un ambiente scolastico sicuro, inclusivo, conforme alle leggi e rispettoso dei diritti di studenti e famiglie. Il mancato adempimento può comportare sanzioni disciplinari e responsabilità civili o penali.

    Obblighi fondamentali:
    Vigilanza e sicurezza:
  • Vigilanza costante sugli studenti durante l'intero orario scolastico (ingresso, lezioni, intervalli, uscita).
  • Obbligo di presenza 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni.
  • Responsabilità civile e penale in caso di infortuni per mancata sorveglianza.
  • Partecipazione a formazione obbligatoria sulla sicurezza (D.Lgs. 81/2008).
  • Privacy e riservatezza:
  • Rispetto del GDPR sui dati personali degli studenti.
  • Divieto di divulgazione di informazioni sensibili (diagnosi, situazioni familiari).
  • Consenso obbligatorio per foto/video degli studenti.
  • Didattica e valutazione:
  • Programmazione didattica coerente con PTOF e Indicazioni Nazionali.
  • Compilazione registro elettronico (atto pubblico con valore legale).
  • Valutazione trasparente, tempestiva e formativa.
  • Gestione corretta di PEI e PDP per studenti con BES.
  • Partecipazione collegiale:
  • Obbligo di partecipazione a collegi docenti, consigli di classe, scrutini.
  • Collaborazione con colleghi per programmazione e valutazione.
  • Rapporti con le famiglie (ricevimenti, colloqui).
  • Aggiornamento professionale:
  • Formazione continua obbligatoria prevista dal CCNL.
  • Aggiornamento su normativa, metodologie, inclusione, sicurezza.

Come funziona l'autonomia scolastica nella pratica quotidiana?

L'autonomia scolastica (DPR 275/1999 e L. 107/2015) consente a ogni istituto di personalizzare la propria offerta formativa, organizzare in modo flessibile risorse e attività, gestire autonomamente didattica e organizzazione nel rispetto degli obiettivi nazionali. Ha un impatto concreto sul lavoro quotidiano dei docenti e sulla vita della scuola. Significa che le scuole possono adattare curricolo, orari e metodologie al contesto territoriale e alle esigenze degli studenti.

    Strumenti essenziali:
  • Siti istituzionali ufficiali: Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM), Normattiva.it, Gazzetta Ufficiale, portali USR regionali.
  • Corsi di formazione accreditati: webinar, seminari, corsi riconosciuti dal MIM su piattaforme come Sofia.
  • Newsletter professionali: iscrizione a mailing list sindacali e associazioni professionali.
  • Manuali di legislazione scolastica aggiornati: testi revisionati annualmente con le ultime novità normative e contrattuali.
  • Gruppi e community online: confronto con colleghi, forum tematici, gruppi Facebook professionali.

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440 pagine

Quali argomenti tratta il manuale di legislazione scolastica.

Manuale aperto

Prefazione a cura del Professor

Pier Cesare Rivoltella

  • Capitolo 1

    Le fonti

    • Le fonti principali
    • La Costituzione sulla scuola
    • La Costituzione: la legge principale dello Stato
    • L'unione Europea: tra raccomandazioni e regolamenti
    • Le norme dell'amministrazione pubblica
    • Il Testo Unico delle norme sulla scuola
  • Capitolo 2

    Le riforme della scuola

    • Ad ogni Governo la propria riforma: sintesi delle principali riforme degli ultimi 25 anni
    • Le principali riforme della scuola: cosa c'è ancora in vigore
  • Capitolo 3

    L'autonomia delle istituzioni scolastiche

    • Il processo di decentramento
    • Il regolamento dell'autonomia
    • La riforma della Buona scuola
    • Decreti attuativi della Buona scuola
  • Capitolo 4

    Gli ordinamenti della scuola italiana

    • Sistema integrato di educazione e di istruzione 0 - 6 anni
    • Primo ciclo di istruzione
    • Secondo ciclo di istruzione e formazione
    • Centri Permanenti di Istruzione per gli Adulti
    • La formazione professionale
    • Gli istituti tecnici superiori
    • La scuola paritaria
  • Capitolo 5

    Il governo della scuola

    • Il dirigente scolastico
    • La scuola comunità educante
    • Gli organi collegiali
  • Capitolo 6

    Dai programmi ministeriali alle Indicazioni nazionali

    • Le indicazioni nazionali del primo ciclo di istruzione
    • Le indicazioni nazionali e linee guida per la scuola secondaria di secondo grado
    • La revisione delle indicazioni nazionali
  • Capitolo 7

    Scuola e lavoro

    • Alternanza scuola-lavoro
    • I Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento
    • Linee Guida Orientamento 2022 e potenziamento della sicurezza
  • Capitolo 8

    L'inclusione

    • La coraggiosa scelta della scuola italiana
    • Dall’integrazione all’inclusione
    • La travagliata vicenda del nuovo PEI
    • Disturbi Specifici di Apprendimento
    • Bisogno Educativi Speciali
    • Il quadro di riferimento: ICF
    • Alunni stranieri
  • Capitolo 9

    La e le valutazioni

    • Sistema nazionale di valutazione
    • Le valutazioni nella quotidiana attività didattica
    • Il caso dai voti ai giudizi
  • Capitolo 10

    Gli attori nella scuola italiana

    • Dirigenti scolastici
    • Docenti
    • Personale ATA
    • Genitori
    • Studenti
  • Capitolo 11

    Relazioni sindacali

    • I livelli e le materie della contrattazione
    • Gli strumenti delle relazioni sindacali
    • I tempi della contrattazione
    • Le RSU e le RSA
    • Le assemblee
  • Capitolo 12

    Sicurezza nei luoghi di lavoro

    • La sicurezza nella scuola
    • Le figure della e per la sicurezza (RLS)
    • Colpa in educando e colpa in vigilando
    • La somministrazione dei farmaci a scuola
Funzionamento qrcode

Scarica, tramite QR Code, la Normativa Scolastica citata.

È essenziale ricordare l'importanza di approfondire sempre le fonti. Per agevolare la ricerca tra i numerosi testi normativi disponibili, ogni capitolo è accompagnato dalle relative norme citate, accessibili facilmente tramite un comodo QR code.

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AUTRICE DEL MANUALE

Luisa Treccani divulgatrice e formatrice.

Luisa Treccani

Insegnante scuola secondaria di 2° grado, laureata in Scienze dell'educazione con una Tesi in filosofia teoretica. Segretario Generale CISL Scuola Lombardia. Collaboratrice Università Cattolica per l’insegnamento di Legislazione Scolastica. Cura rubriche specifiche in alcune riviste professionali del settore scolastico. Impegnata come divulgatrice e formatrice per aiutare nel comprendere ed attuare le norme nella scuola con una chiave di lettura pedagogica e didattica.

Luisa Treccani: partner e collaborazioni

Essere un professionista nel mondo della scuola vuol dire anche collaborare con realtà che condividono la mia stessa passione e dedizione per la formazione e l'aggiornamento permanente.

Università Cattolica del Sacro Cuore

  • Docenza e coordinamento didattica e organizzativo del corso dialta specializzazione dei dirigenti scolastici.
  • Docenza al master per figure dirigenziali nelle scuole paritarie.
  • Responsabile tirocinio indiretto nei corsi abilitanti riservati per il personale docente.

Edulia Treccani Scuola | Piattaforma Digitale

  • Docenza per la formazione sulla legislazione scolastica.

Fondazione Luigi Clerici | Ente Formativo di Alto Livello

  • Docenza per la formazione sulla legislazione scolastica ed il contratto.

Editrice Morcelliana - Scholé | Casa Editrice

  • Componente di redazione e curatrice della rubrica "Essere professionisti a scuola" della rivista professionale EAS
  • Pubblicazione di volumi in preparazione al conscorso e sulla legislazione scolastica.

Edises Edizioni | Società Editrice Scientifica

  • Collaborazione per la preparazione alla selezione del TFA sostegno.

Nuova Secondaria | Gruppo Editoriale

  • Pubblicazione di articoli per la rivsita professionale "Nuova Secondaria".

FEEDBACK DALLA RETE

Luisa Treccani raccontata dagli altri.

“Un libro bello, ben scritto, di pochi fronzoli e molta sostanza come la gente bresciana. Un libro che sono felice di poter presentare e che mi fa ribadire la stima e l’amicizia che mi legano a Luisa Treccani da diversi anni.”

Pier Cesare Rivoltella
Professore ordinario di didattica e pedagogia speciale

“Incredibilmente brava!!! Precisa, chiara, professionale, un vero dono dal Cielo!!! Grazie 🙏”

Lady B.

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“Lei ha il dono dei grandi comunicatori: esprimere in maniera semplice concetti complessi. Grazie🌷”

Maria G.

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“L'ho seguita moltissimo quando preparavo il TFA, è stata un aiuto prezioso, grazie ancora 😊”

Eleonora M.

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“Desidero ringraziarla per il contributo che lei dà alla comunità educante, andando ben oltre la mera spiegazione dell'apparato normativo.”

Nino G.

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“Finalmente una spiegazione chiara ed esaustiva! Grazie”

Linda L.G.

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“Grazie dottoressa Treccani per il suo impegno, professionalità, condivisione di questi contenuti fondamentali per noi docenti. Grazie mille!”

Filomena C.

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“Desidero ringraziarla per il contributo che lei dà alla comunità educante, andando ben oltre la mera spiegazione dell'apparato normativo.”

Nino G.

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“Professionalità e pacatezza, contenuti altissimi spiegati in modo impeccabile, grazie di cuore.”

Chiara B.

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“Grazie per i suoi chiarissimi contributi. La seguo sempre con piacere. È straordinaria!!!”

Maria G.

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“Scoperta oggi x puro caso...Lei è un diamante.”

Luciana G.

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“Grazie Luisa per il tuo impegno, il tempo, la chiarezza e la sempilcità dell'esposizione.”

Marco

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“La seguo con piacere, le sue spiegazioni toccano i punti salienti senza troppi giri di nozionismo superfluo”

Francesca L.

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“Un faro di serietà e professionalità , in mezzo a tanti video approssimativi, fatti male e pieni di chiacchiere inutili, che intasano Youtube. Sinceramente grazie!”

Luigi S.

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“Chiarissimo e interessante. La ringrazio per tutti gli approfondimenti che ho seguito da maggio per la preparazione del concorso. Di tutto il materiale (spesso approssimativo) che si trova in rete il Suo lavoro è in assoluto quello che ho trovato migliore, esaustivo, completo, sintetico e ben organizzato. Grazie!”

Stefania S.

commento sui social

“Grazie per i suoi contenuti di alta qualità, mi sono di grande aiuto nell'affrontare lo studio attuale della prova orale del concorso ordinario che spero di completare con successo.”

Benedetta B.

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Legislazione Scolastica la guida definitiva.

Conoscerla e comprenderla per saperla mettere in pratica a scuola.

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Copertina manuale di legislazione scolastica

Prefazione a cura del professor
Pier Cesare Rivoltella

La normativa, il diritto della scuola, la legislazione scolastica, per l’insegnante hanno sempre rappresentato, da una parte, la negazione di tutto ciò che invece si ritiene debba essere la scuola (non leggi, ma didattica, attenzione per gli studenti, relazione), dall’altra, una sorta di male necessario, funzionale a conoscere i propri diritti e i propri doveri, soprattutto in chiave sindacale e di autotutela in caso di contenzioso. In entrambe i casi, qualcosa di più ostico che non familiare, di certo non al centro dell’attenzione e della professionalità dell’insegnante.
Spiegano questo tipo di vissuto alcuni fatti.
Anzitutto il tecnicismo giuridico. Il lessico, l’argomentazione, il formalismo che sono propri della norma giuridica sono per loro natura abbastanza lontani dai vissuti e dalla cultura dell’insegnante. Roba per tecnici, spesso impermeabile fino all’incomprensibilità.
Ancora, la stratificazione delle norme e delle disposizioni. Ogni nuova norma non è mai abrogativa della precedente: vi si riferisce, certo correggendola e integrandola, ma senza metterla fuori gioco. Questo comporta che la “Buona Scuola” conviva con qualche Regio Decreto e che il quadro normativo della scuola italiana assuma l’assetto di una foresta intricatissima di rimandi, una foresta in cui i non addetti ai lavori rischiano di smarrire la strada.
Questa stratificazione impatta anche sul lessico della scuola, un mondo semantico in cui spesso si usano ancora termini desueti a fianco di quelli più aggiornati: programmazione e progettazione, UD e UDA, funzioni-obiettivo e funzioni-strumentali. Sulla ridda di acronimi (POF, PTOF, BES, PDP, PEI, DAD, DDI) che questa gemmazione lessicale ha prodotto nei decenni non occorre soffermarsi: il fatto che abbia generato parodie e divertiti testi di pezzi rap dice già a sufficienza.
Tutto questo contribuisce ad allontanare e non ad avvicinare, genera un senso di estraneità piuttosto che di familiarità.

Per queste ragioni la pubblicazione dell’ennesimo libro sulla legislazione scolastica potrebbe passare inosservato, se non infastidire, o tutt’al più interessare solo i dirigenti scolastici (forse neanche tutti) o quei pochi insegnanti che nutrano per questo tema un qualche perverso interesse. Non è questo il caso di Essere professionisti a scuola e provo a spiegare il perché.
Luisa Treccani è un’insegnante di scuola secondaria: una laurea in scienze dell’educazione sulla filosofia teoretica, l’insegnamento e poi il distacco presso l’Ufficio Scuola del Sindacato. L’informazione e la competenza tecnica in campo giuridico non prescindono dal suo essere insegnante. Questo fa sì che il suo sguardo non scivoli mai nel puro tecnicismo. La scuola, i problemi della scuola sono sempre il focus della sua ricerca e del suo lavoro e questo le consente di avvicinare la norma ai vissuti, di farne comprendere il valore e l’utilità.
Nel 2018, lasciata la direzione di «Scuola Italiana Moderna», mi convinco di intraprendere una nuova avventura. Con l’editrice Morcelliana decido di fondare una nuova rivista di aggiornamento professionale per gli insegnanti, la prima in Italia che si rivolgesse all’intero Primo Ciclo di Istruzione. EaS, Essere a Scuola. E chiedo a Luisa di curare la rubrica mensile sugli aspetti della normativa. Il titolo è lo stesso di questo libro: Essere professionisti a scuola. E proprio quella rubrica – dal 2018 a oggi e spero ancora per molti anni in futuro - credo abbia fornito a Luisa spunto e materiali per immaginarne non solo il titolo, ma anche il contenuto.

Vedere l’insegnante come un professionista significa molte cose.
Anzitutto vuol dire fare una scelta di campo importante. L’insegnamento non è una vocazione: se così fosse sarebbe solo un insieme irriflesso di entusiasmi e di investimenti emotivi, nella migliore delle ipotesi una passione sincera. L’insegnamento è una professione, certo sostenuta da formidabili motivazioni, da serietà, responsabilità, sollecitudine per l’uomo: ma è una professione. Significa un insieme di saperi specializzati, significa competenze di alto profilo, significa una profonda consapevolezza deontologica.
Dire dell’insegnante che è un professionista significa anche sostenere la necessità di poterlo considerare tale anche dal punto di vista del proprio status. Gli insegnanti hanno bisogno di essere riconosciuti come categoria professionale, con i loro diritti e i loro doveri: solo riconoscerli come professionisti della scuola potrà iniziare a correggere molti dei problemi che li riguardano, dalla colpevole scarsa considerazione sociale che li affligge alla frequente e altrettanto colpevole oggettiva impreparazione che molti di loro ostentano.
Infine, il professionista ha consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo professionale. Di questa consapevolezza non può non far parte anche la competenza giuridica che quindi, e questo libro lo afferma chiaramente, è parte a tutti gli effetti dei saperi professionali dell’insegnanti.

Due indicazioni soltanto sulla struttura del libro, anzi tre.
La prima. Descrive un percorso argomentativo logico e lineare: dalle fonti alla sicurezza. Lo si può seguire così, capitolo dopo capitolo, ma anche consultarlo come si farebbe con un manuale, o con un dizionario.
La seconda. Ogni capitolo si conclude con dei box operativi che grazie al supporto di un QR Code rimandano a siti Web su cui poter trovare le fonti normative, le loro interpretazioni, approfondimenti. È come se il libro si offrisse al lettore come trattazione di primo livello e poi rimandasse altrove per degli affondi o delle digressioni.
La terza. In alcuni punti il libro, che, come abbiamo già detto, mantiene sempre la propria aderenza al lavoro dell’insegnante in scuola, àncora decisamente il tema della normativa alla didattica diventando un compendio utilissimo di aggiornamento anche su questo versante. Penso al capitolo dedicato alla storia delle “riforme”, grazie al quale si possono rileggere le politiche educative degli ultimi venticinque anni, a quello sull’inclusione, a quello sulla valutazione. In questi capitoli, più che altrove, parla l’insegnante, parla la professionista della scuola e lo fa con autorevolezza e profondo senso pedagogico.

In ultima istanza un libro bello, ben scritto, di pochi fronzoli e molta sostanza come la gente bresciana. Un libro che sono felice di poter presentare e che mi fa ribadire la stima e l’amicizia che mi legano a Luisa Treccani da diversi anni.